Un post di tanto in tanto

Una farmacia senza visione è una farmacia con un futuro debole

Così come non esiste un’unica visione del mondo, non esiste una visione unica di farmacia. Quale è la visione della tua farmacia? E la missione?

Una farmacia senza visione è una farmacia con un futuro debole

Si parla di “visione” quando ci si riferisce a un concetto immateriale legato a un’idea di farmacia da portare avanti sul territorio di riferimento, sul bacino di utenza di riferimento, sul mercato di riferimento.

Così come non esiste un’unica visione del mondo, non esiste una visione unica di farmacia.

Esistono differenti farmacie come altrettante sono le visioni che le caratterizzano.

Ogni farmacia vedrà espressa una visione che si manterrà ancorata a valori che saranno a propria volta le basi per forgiare specifiche azioni da mettere in pratica. Si giunge così alla “missione”, che la farmacia può portare avanti sul proprio territorio di riferimento, e che a propria volta sarà costituita dagli specifici elementi – come mattoncini – utili a costruire ciò che è l’idea finale di farmacia.

Un esempio di visione è quella del “far star bene” i pazienti che entrano ogni giorno in farmacia. Un’altra visione, probabilmente contrapposta alla prima, è “agevolare economicamente” i clienti del bacino di utenza di riferimento.

Ho usato specificamente le due parole “pazienti” e “clienti” che connotano le persone a universi differenti. I “pazienti” all’ambito salutistico-sanitario, i “clienti” all’ambito commerciale.

Come vedi, si tratta di due visioni diverse, entrambe più che legittime: la prima è legata principalmente alla natura “salutistica” della farmacia. L’altra, correlata al carattere più commerciale della farmacia.

Non entro in merito alla valutazione della bontà delle “visioni” proposte. Il ragionamento che porto avanti in questa sede è piuttosto legato alla necessità di avere una visione per la tua farmacia.

È dalla visione che parte tutto

Se hai una visione chiara, a quel punto puoi declinare la farmacia che hai in mente. Ed è questo, a mio avviso, il punto centrale per una farmacia con un posizionamento forte che differisce da una con un posizionamento debole e senza personalità. Quest’ultima è una farmacia che copia per lo più cosa c’è all’esterno, subendo ciò che avviene sul bacino di utenza di riferimento, e non governando attivamente questo processo.

Dicevo, nella visione di “farmacia attenta alla salute” si terrà presente la caratterizzazione “sanitaria e salutistica” e così la titolare o il titolare declineranno una serie di iniziative coerenti con quell’idea di farmacia.

Una farmacia che vuol prendersi carico della salute dei propri pazienti avvierà una serie di attività tali da fornire una serie di soluzioni a problemi di carattere salutistico.

Nel momento in cui la farmacia sposa una visione commerciale, ad esempio come payoff usa “benessere e convenienza nella farmacia Bianchi”, in tal caso la farmacia porrà in atto delle strategie che la caratterizzeranno sotto il punto di vista della competizione sui prezzi.

Il problema è la ricerca di una visione

Avere una visione è un processo che può partire sulla base della storia del titolare, sulla base delle necessità del bacino di utenza di riferimento, sulla base della vocazione del gruppo di lavoro. Trovata la visione, ci si preoccupa di come applicare quella visione e trasformarla in missione, facendo attenzione all’essere sempre coerenti e a non “violare” la visione originaria, generando incoerenze.

Cosa accade quando vi è un’incoerenza

Immaginiamo che tu voglia posizionare la tua farmacia come “la farmacia del sorriso”, o “farmacia amica”, ovvero quella farmacia che accoglie e fa sentire a proprio agio e benvenute tutte le persone che entrano nei locali. Il payoff della tua farmacia sarà “sorridiamo insieme alla tua salute”. Dunque, sui social ci sarà un social media manager che userà un tone of voice coerente con la visione della farmacia e con il relativo payoff, di conseguenza tutti i post dei social saranno positivi, ispireranno felicità, volti sorridenti e distesi.

Ipotizziamo a questo punto che sui social ci sia una campagna della tua farmacia con dei video-messaggi da parte di collaboratori che, coerentemente con la vision della farmacia, producono video empatici, sorridenti, positivi, e così via.

Dopodiché, la persona “follower”, quando entra in farmacia, si trova di fronte ai volti di un o una farmacista poco sorridenti, superficiali, poco attenti, che quasi disprezzano l’ingresso di una persone: ecco che la vision della “farmacia del sorriso” non troverà applicazione reale e concreta, generando quindi un’incoerenza.

La visione è un’idea di farmacia

La visione è ciò che c’è di immateriale collegata all’idea che tu hai della farmacia. Sulla base di quell’idea applicherai le dovute strategie, mezzi, e iniziative che ricondurranno a quella visione.

Se hai in mente una visione di “equilibrio della vita in simbiosi con la natura” e vuoi esprimere una farmacia che supporti i bisogni delle persone con l’utilizzo dei prodotti salutistici, dei prodotti naturali, o anche con l’uso corretto dei farmaci, ebbene, metterai in pratica una serie di strategie che andranno in direzione di questa specifica e determinata visione.

La visione, stella polare da seguire

La visione della tua farmacia è una stella polare da seguire per fare in modo che tutto venga poi erogato in coerenza con quel modo di vedere le cose, quel modo di pensare, quel modo di fare che inevitabilmente andrà a forgiare la realtà.

Se la farmacia ha una visione che si prende davvero in carico la salute delle persone del bacino di utenza di riferimento, ipotizzo che sarà una farmacia che non erogherà farmaci senza la necessaria ricetta prescritta dal medico, non andrà con i piedi pesanti sull’acceleratore delle tecniche di vendita come cross-selling, up-selling, sistemi copiati dal mondo del consumo di massa e applicati al mondo salutistico, che a mio avviso vive e connota altre dinamiche.

Guardare al lungo periodo, non all’istante

L’obiettivo della farmacia situata sul territorio non è il soddisfare in seduta stante un bisogno di una persona che poi scomparirà nel nulla, ma di supportare la sua salute quotidianamente, “a piccole dosi”, e provare a risolvere i bisogni del proprio bacino di utenza di riferimento, delle persone del proprio bacione di tenenza di riferimento, anche se tali persone non esprimono in un unico momento tutto il loro potenziale economico.

Se la persona viene classificata dal sistema gestionale come “basso spendente”, non esprime il suo potenziale economico in un determinato momento. Ciò non significa necessariamente che non può esprimere potenziale in momenti successivi e conseguenti, in ripetuti accessi nel medio-lungo periodo.

Sono a tua completa disposizione

Come sempre, io resto a tua disposizione, sia scambiare delle opinioni ma anche per aiutarti ove ne avessi bisogno. Ad esempio, con le mie consulenze potrei aiutarti a sviluppare una visione per la tua farmacia e avere un posizionamento forte. Mi propongo come tuo consulente di fiducia per aiutarti a forgiare, a far uscire la tua visione e metterla in pratica.

Grazie per il tempo che mi hai dedicato in questa lettura. Speriamo di vederci presto.

Se vuoi, puoi prenotare una video-consulenza gratuita: inviami ora un’email aprendo questo collegamento.

A presto,

Alfonso

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Ho un'esperienza di più di 20 anni in farmacia e, oltre a essere farmacista, possiedo una formazione in Scienze della comunicazione.

Il mio obiettivo è aiutarti a sviluppare le tue competenze in ambito della comunicazione e nella gestione della tua farmacia, per affermarti sul tuo territorio di riferimento.