I servizi erogati “in scala” sono quelle attività, prodotti, servizi che la farmacia acquista da terzi e che a propria volta eroga ai propri pazienti-clienti, su cui però non dispone di esclusiva territoriale.

Torno sul tema dei servizi erogati “in scala”, ovvero quelle attività, prodotti, servizi che la farmacia acquista da terzi e che a propria volta eroga ai propri pazienti-clienti, su cui però non dispone di esclusiva territoriale.
Quando parlo di servizi erogati “in scala” mi riferisco alla dinamica in base alla quale, per poter competere e creare distacco competitivo, una farmacia che acquista un servizio da terzi si ritrova poi a dover competere con altre farmacie che anch’esse abbiano avuto accesso a quel determinato servizio che la farmacia aveva acquistato dalla medesima azienda. La risultante di tale dinamica è lo svilimento degli sforzi fatti dalla farmacia per portarsi avanti nella corsa alla competizione vanificando, di fatto, tutto ciò che è stato implementato, dovendo tornare a cercare qualcosa per portarsi nuovamente avanti nella lotta alla differenziazione.
Da dove origina il problema dei servizi erogati “in scala”
La dinamica dei servizi erogati “in scala” scaturisce dal fatto che un’azienda che vende prodotti o servizi a una farmacia non lo fa sulla base di una pianificazione o una zonizzazione – detta anche “esclusiva territoriale” – ma sulla base del concetto “più vendo, meglio è”. In alcuni casi, l’azienda promotrice di un prodotto o servizio da vendere alla farmacia tenta di mettere in competizione più farmacie nel medesimo bacino di utenza.
Il ragionamento del servizio “erogato in scala” non può essere applicato a commodties che servono per il normale funzionamento dell’azienda farmacia. Si prenda ad esempio l’automazione della farmacia o il software gestionale: che un titolare lo acquisti da un’azienda, piuttosto che un’altra, poco cambia: i servizi o prodotti acquistati serviranno a fare “cose” il cui impatto diretto non sarà percepito dall’utente-cliente-paziente, se non nella forma più manifesta come nel caso di un servizio più efficiente nel caso si scelga un’automazione performante.
Al contrario, se il titolare intende cambiare l’immagine della propria farmacia avvalendosi di un servizio di terzi il cui impatto diretto sarà sul bacino di riferimento, le cose cambiano e non di poco.
Una multinazionale che eroga già diversi servizi nel mondo delle farmacie ha avuto modo di copiare a grandi linee e proporre alle farmacie il servizio di sviluppo di sito Internet della farmacia.
Servizio che, come sai, erogo personalmente nella rosa dei servizi alle farmacie che mi seguono su comunicareinfarmacia.com.
Ebbene, ciò che non viene specificato da quella società è che il servizio è erogato “in scala”, ovvero viene venduto a tutti gli acquirenti che ne facciano richiesta, rendendo inutile, di fatto, l’investimento della farmacia.
Che poi la società in questione metta lo zampino in altri settori, operando una concorrenza anche su altri fonti, questo è un altro argomento che lascio fuori da questa discussione.
Tornando al ragionamento iniziale, il sito Internet della farmacia è un’attività che intende differenziare la farmacia che ne dispone. Ovviamente non sarà solo la presenza o meno del sito Internet ma le dinamiche che lo governano. Il sito, infatti, è solo la punta di iceberg di un sistema di comunicazione più complesso che nasce dalla farmacia per poi estendersi alla parte comunicativa esterna.
Come ti ho spiegato più volte, non ha senso installare un sito Internet della farmacia se poi si hanno carenze organizzative, logistiche e gestionali nella farmacia. Ti ho fatto l’esempio del servizio di autoanalisi: non ha senso che sia comunicato verso l’esterno se non c’è nessuno che controlla la disponibilità dei reagenti in magazzino: si corre il rischio che un utente venga e che poi trovi il servizio rotto o non funzionante.
Quando acquisti un servizio o prodotto per la tua farmacia, chiedi prima se questo viene erogato “in scala” o con un’esclusiva territoriale.
Nel caso del sito Internet che sviluppo personalmente, viene erogato secondo una precisa esclusiva territoriale, ovvero uno per provincia. Se è stato già attivato un sito Internet nella tua provincia, allora non avrai più la possibilità di acquistarlo.
Ti chiederai: ma come fai a posizionare un servizio a un numero ipotetico massimo di province? In questo modo non crescerai…
Ebbene, la risposta è semplice: ho intenzione di lavorare solo con un numero limitato di farmacie per avere la soddisfazione di lavorare come si deve, fare un lavoro di qualità, e avere la possibilità di crescere con la base di clienti stabili, non andando alla ricerca di nuovi clienti e trascurando quelli attuali.
Se può interessarti, dai uno sguardo a questa pagina e fammi sapere che ne pensi. Se vuoi, puoi aprire questo link per fissare una prima video-call gratuita.
Spero di scriverti e leggerti presto,
Alfonso
Le mie promesse:
- Prometto di non usare tecniche di manipolazione, come altri consulenti
- Prometto di non usare intelligenza artificiale generativa (Gpt) nella stesura dei miei contenuti, come altri consulenti
- Prometto di impegnarmi con scienza e coscienza nel risolvere qualsiasi problema tu mi sottoporrai